mercoledì 5 dicembre 2012
Pecore al voto...
Buongiorno a tutti, cari amici.
Continuiamo ad assistere, come muti spettatori, ad uno spettacolo indecente. Ancora oggi i parlamentari, tutti, litigano sulla ipotetica futura legge elettorale. Una legge che, anche volendo, non faranno mai. Mica sono scemi. Chi modificherebbe una legge tre mesi prima delle elezioni? magari con il rischio di darsi la zappa sui piedi?
Eppure, volendo, non ci vorrebbe poi molto. Sarebbero un paio di articoli semplice ed efficaci. Un esempio:
- ristabilire le preferenze;
- mettere uno sbarramento anche relativamente alto, diciamo al 7%;
- dare, se proprio lo vogliono, un premio di maggioranza non superiore al 13% a chi prende più voti. Ma al partito, non alla coalizione.
- far dimettere, PER LEGGE, chi fa "il salto della quaglia". Chi viene eletto con il pd, ad esempio, non potrà andare con altri, pena la decadenza dello status di parlamentare. (Ci vorrà anche una modifica alla legge costituzionale che NON prevede la "fedeltà alla casacca").
Sarebbe semplice. Eppure non vogliono farlo. Perché? semplice:
- impedire al M5S di prendere la maggioranza. Possibilmente impedire allo stesso movimento di potersi candidare (ci stanno lavorando Enzo Bianco ed altri parlamentari);
- assicurarsi una maggioranza "bulgara" (qualcuno vorrebbe arrivare al 61% pur prendendo, magari, solo il 28% delle preferenze);
- mantenere le liste bloccate così da inserire solo chi fa più comodo alla dirigenza di partito;
- evitare l'ingresso nelle liste di giovani e nuovi politici, magari più onesti dei precedenti e non assoggettabili alle politiche nazional-bancarie.
Ed anche per molti altri motivi che non spiego qui, ma che tutti potete immaginare.
Una legge "seria" rischierebbe di lasciare a casa i vari Casini, Fini, Di Pietro e via discorrendo. Inoltre, vorrei ricordare ai politicanti di mestiere, la maggioranza assoluta, come storia insegna, non garantisce la governabilità: Il cav ed il mortadella ne sanno qualcosa.
Quindi, anziché continuare a prendere per il culo la popolazione, cercate di accettare il giudizio del POPOLO SOVRANO che tanto avete vilipeso e maltrattato. Anche perché se non sarete rieletti (me lo auguro), vi siete comunque garantiti una pensione da favola. Alla faccia delle italiche pecore.
Scusate il disturbo.
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