sabato 1 dicembre 2012

Buongiorno a tutti, cari amici.
Ci vuole coraggio.
E ce ne vuole anche parecchio.
Ci vuol coraggio a dichiararsi progressisti e rinnovatori quando, in realtà, si è vecchi politicanti di mestiere.
Ci vuol coraggio a dichiararsi INNOVATORI e nuovi, quando in realtà si fanno gli stessi giochi di palazzo che sanno tanto di vecchia dc.
Eppure questo avviene. Da una parte colui che sin dal 1980, iniziando da consigliere comunale, ha gestito 3 ministeri in altrettanti governi, senza RINNOVARE alcun che (fatto salvo qualche decreto voluto da altri e da lui firmato). Il classico politicante attaccato alla poltrona che adesso vede lo scranno di premier a portata di mano. E quindi lotta, in tutti i modi, affinché questo meritato posto di spicco, non gli venga tolto da altri.
Sull'altro versante ecco spuntare il "pierino" di turno. Il giovane rottamatore, che vorrebbe mandare a casa il segretario, il baffetto e tutta l'allegra compagnia di politicanti di mestiere. Non sarebbe un male, certamente. Ma a guardar bene, anche lui non è tanto diverso. Fa giochi sporchi sotto banco, (una volta monopolio della dc); dichiara di vivere con SOLI 5500 euro al mese e di riuscire a vivere quasi a malapena. Però gira l'Italia in camper ignorando che nella sua Firenze, l'alluvione ha sommerso case e cittadini. Cosa non si fa per il bene del paese!!! Ci vuole coraggio a chiedere 2 euro ad elettore. E ce ne vuole di più, da parte delle pecore elettrici, a darglieli.
Ci vuole coraggio, e ce ne vuole tanto, a farsi aumentare lo stipendio di ben OTTOMILAEUROALMESE!!!!!! Si, 8000 mila euro al mese. A tanto ammonta lo stipendiuccio dell'imperatore. Ovviamente noi faremo sacrifici, loro se li mangeranno.
Ci vuole coraggio, e ce ne vuole tanto, a pensare di tornare a votare per costoro. Anzi, in questo caso non sarà il coraggio a spingere milioni di italiani a votare per questi carrozzoni vetusti ed avidi: sarà la voglia irrefrenabile di farsi tosare! Siamo pecore, inutile girarci intorno. Siamo un popolo senza dignità, senza colonna vertebrale, senza un minimo di voglia di rinascita. Siamo un popolo giustamente preso per il culo dal mondo intero. Basta guardare in India, come se la ridono. Oppure ai vari stati europei che ci giudicano inetti ed irresponsabili. Siamo un popolo da calpestare, da umiliare, da infangare. Ecco chi siamo, oggi, noi italiani, agli occhi del mondo intero. E lo saremo ancora per molto, se non cambieremo prima noi stessi, e poi tutto il resto. Ma la mattina, se vi lavate, non vi guardate allo specchio? non vi sputate in faccia da soli? Io, fossi uno di voi lo farei.
Ma le pecore, si sa, non si lavano la faccia allo specchio: si fanno leccare da altre pecore. E così sapranno anche leccare il culo al potente di turno. Pascolate bene, mi raccomando.
Scusate il disturbo.

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