sabato 13 aprile 2013

Povera Italia!

Buongiorno a tutti, cari amici.
Adesso possiamo dire di averle viste tutte, nell'ambito della politica italiana.
Una volta si pensava che gli USA erano avanti a tutti in quanto, dopo secoli di Presidenti seri e battaglieri, era stato eletto un attore.
E per gli americani questo fu un vero colpo di coda verso la politica "standard". 

Poi, come al solito, gli italiani hanno deciso di imitare e, se possibile, superare gli Stati Uniti per fantasia ed ilarità. 
E così arrivarono in parlamento le porno stars, gli attori, i giornalisti, i professori, i bidelli, le vallette, i maghi, i cabarettisti, i buffoni di corte ed i giullari. 
Ed in un siffatto panorama mancavano i "saggi", una sorta di "Re Magi" moderni. 
Oggi il quadro è completo. Come accadeva nelle corti di Federico di Svevia, il nostro imperatore napoletano si è circondato di tutto ciò che gli serviva per mantenere l'Italia dentro la fogna ov'è caduta per colpe parimenti condivise.
Mentre nel resto del mondo (escluso qualche regime dittatoriale), si fa di tutto per migliorare il benessere comune e la ricchezza del popolo, qui da noi ancora si gioca a nascondino. 
E tutti cercano il posto migliore dietro cui nascondersi. La nostra nazione scende sempre più verso un baratro senza fondo e loro, incuranti e distanti dalla realtà quotidiana, pensano a poltrone e privilegi. 
Ed a nulla è valsa la presenza di un centinaio di "grillini" che, ancora oggi, non hanno presentato un progetto, un disegno o una proposta di legge degni di nota. 
Anche loro sono alle prese con lotte intestine. Il loro guru-capo-dittatore-gestore-padrone non ha le idee ben chiare; continua ad urlare senza aver la capacità di cantare. 
Note stonate in un orchestra di sordi. 
E l'Italia precipita.
Ciò che da molti è vista come l'unica soluzione possibile ed attualmente percorribile per la crescita dell'Italia, cioè l'uscita dall'eurozona, da questi pavidi politicanti non è nemmeno presa in considerazione. 
I banchieri loro capi non lo permetterebbero. 
Come la lobby degli armieri in America non vuole le leggi contro le armi, in Italia i banchieri-usurai non vogliono azioni a favore del popolo. 
Perderebbero troppi soldi ed il popolo starebbe meglio. 
E questo non è una questione su cui discutere. 
Noi sempre e solo servi di un potere oramai logoro e corrotto. 
Ma data la nostra natura, pecore sempre e comunque, questa situazione potrà solamente peggiorare. 
Ed i consigli dei saggi (che anche uno studente delle sQuole medie avrebbe saputo dare), serviranno solamente a prendere tempo. 
Il tempo giusto per programmare una nuova finanziaria che scorticherà le nostre già doloranti pelli. 
Nel frattempo i Marò rimangono in India; il popolo muore di fame o suicidio; le aziende falliscono; a sinistra lottano per la segreteria; a destra litigano per il premier; in tribunale si faranno procedimenti penali per le trombate del cav.
L'erba è sempre più gialla.
Continuiamo a belare.
Scusate il disturbo.

Autore: Giampiero Cirnigliaro

Nessun commento:

Posta un commento